Quanti di voi nerdacchioni possono dire di ricordare esattamente esattamente
il momento in cui la loro vita è cambiata? Quanto riescono a ricordare
il momento in cui sono usciti dal loro "bozzolo umano" per entrare in
"fase NerD"?
Beh, io si, lo ricordo: era Aprile 1990 ed avevo 14 anni.
Quella volta avevo con me il mio primo fumetto "serio, con la F maiuscola". Lo avevo comprato per caso, per curiosità. Ero stanco dei soliti "Topolino & Co.", volevo qualcosa di più forte e maturo. E per puro caso mi ritrovai a leggere
Dylan Dog, L'Indagatore dell'Incubo
numero 43
"Storia di Nessuno"
Fu la copertina ad opera di Angelo Stano a catturarmi. Lo lessi tutto d'un fiato e pensai che fosse veramente un personaggio fico, con scene horror un po' più patinate ad altre opere tipo Splatter (Acme, 1989) e quindi più facilmente accettabile nel caso i miei genitori lo avessero trovato in giro per casa.
Ma in quell'Aprile 1990 si instaurò anche un caro rapporto con l'amico Dylan, che di li a poco mi avrebbe fatto compagnia in molti momenti della mia vita futura. Ancora oggi che vivo all'estero, dove Dylan Dog non esiste, quando riesco ad accaparrarmi un suo albo è come fare un salto indietro nel tempo con un vecchio amico, davanti ad una pizza ed una birra.
Nel momento in cui scrivo, l'Indagatore di Craven Road ha appena compiuto 30 anni editoriali, rilasciando una gradita ri-edizione del numero 1, L'alba dei Morti viventi in edizione speciale (la zombie box survival kit).
E allora BUON COMPLEANNO VECCHI AMICO. Che la sorte ti sia fortuita. Ci vediamo sempre qui fra altri trent'anni!
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