mercoledì 18 gennaio 2017

Quando sono entrato nella Realtà Virtuale e mi sono perso

Chi di voi NerD non ha letto Ready player One dello scrittore Ernest Cline? Per quelli che non l'hanno letto (vergogna!), in questo romanzo si parla di un futuro in cui la gente passa la maggior parte del tempo ad interagire in un sistema virtuale, completamente immersivo, chiamato OASIS. Questo sistema è in realtà una specie di social world, dove le persone si collegano per vivere avventure virtuali come in un videogame, interagire tra di loro, comunicare. Una specie di Second Life alla massima potenza, insomma.


Nel fine settimana ho avuto la possibilità di provare l'attuale generazione di Virtual Reality (VR) con un sistema HTC Vive grazie soprattutto all'amico Dario Cannizzaro, scrittore emergente, autore del libro Of Life, death, Aliens and Zombies (se volete leggere qualcosa di fresco ed innovativo e fatto bene, recuperatelo qui).
Dario, oltre che un ottimo scrittore, è anche un malato di tecnologia come il sottoscritto, ed una delle prime persone ad avere avuto accesso ad un sistema Vive. Potevo forse mancare questa occasione? Credo che la risposta ve la siete già data.
E così, in un freddo sabato pomeriggio, sono piombato a casa sua, distruggendo la sua intimità casalinga, irrompendo nel suo sancta sanctorum (vabbè dai, mi ha invitato lui), per testare di persona qualche gioco in VR. E....wow, gente.....è stato come cadere nella tana del bianconiglio (chi si ricorda di Matrix?).
  
Appena indossato il visore Vive ed aperti gli occhi, mi si è presentato un panorama completamente inimmaginabile. Avevo già provato delle "bozze" di VR, ma questo.....
Il primo VR non si scorda mai...

....Ero in fondo all'Oceano, su un vecchio relitto di nave abbandonato. Intorno a me acqua, pesci, ed una enorme balena che mi nuotava attorno, fissando con il suo gigantesco occhio. Impressionante!

Ma questo è stato solo l'inizio di un viaggio nella nuova dimensione del videogaming.
Sicuramente tra i giochi che ho provato, Space Pirates Trainer è quello che mi ha preso di più. Siete su una piattaforma spaziale ed avete in dotazione due pistole con le quali dovete respingere orde di alieni in arrivo. Potrete cambiare il tipo di sparo (laser, colpo singolo, shotgun, granate ecc..) e trasformare le pistole in eventuali scudi protettivi o "mazze" laser per respingere l'attacco alieno.
 Cinque minuti dopo aver iniziato, mi sentivo già come il protagonista del film Equilibrium... 

 
Space Pirates Trainer non ti temo!
 Ma questo è solo la punta dell'iceberg, come direbbe Leonardo di Caprio di Titanic.
Conoscendo la mia predilezione per i giochi pacifisti, dove posso liberare l'uomo buono che c'è in me, Dario mi ha fatto provare The Nest, gioco di tipo sniping, dove a subire i colpi implacabili dei mio fucile da cecchino, questa volta erano degli androidi dalla forma "simil tacchino" vestiti con dei maglioni natalizi (lo giuro!!). 

Tacchini robot armati di fucili laser e maglioni natalizi. Anche questo è VR!

Ed eccomi catapultato all'interno del "nido", un avamposto sopraelevato dal quale poter colpire orde di tacchini robot. Che oltretutto rispondono al fuoco. La cosa divertente è stata la sensazione di doversi accucciare, ripararsi dietro il muro per non farsi vedere, schivare i laser dei puntatori avversari. Ma ciò che mi ha veramente "blastato" il cervello è stato il modo di controllare il vostro fucile. Se di norma, in qualsiasi videogame, per mirare si preme un pulsante o un grilletto del pad, in questo caso la cosa più ovvia da fare è....avvicinare il fucile al vostro occhio, chiudere l'altro e mirare. La reazione dell'arma è esattamente come nella realtà!

Ma il tempo vola, sono passate già tre ore. Così come ultima corsa su questa giostra virtuale, mi regalo un po' di sano brivido con A chair in a room, survival horror a tema psichiatrico (indovinate un po' chi si è ritrovato chiuso in una stanza d'ospedale?). Angoscia, jump scares, bastardissimi ragazzini che scompaiono nel nulla. Ahh...quelle care vecchie sensazioni alla Dario Argento...ed un paio di pantaloni nuovi.

Wendyyyy!!...Poteva forse mancare l'horror nel panorama VR?

Tirando le somme, un'esperienza esaltante che mi ha toccato profondamente. Soprattutto ha toccato profondamente il mio protafoglio visto che il giorno dopo ho ordinato un set completo. E qui vengono arrivano "le dolenti note" perchè per poter godere di tutto questo, avrete bisogno di un computer con requisiti specifici, un set completo di VR, uno spazio dove sistemarmi, una moglie/compagna/genitore accomodante ed accondiscendente. Il tutto si rivela quindi alquanto dispendioso (al momento in cui scrivo, siamo all'incirca sui 2000 euro, giochi esclusi).

Ora la domanda è: ma il gioco vale la candela?!
A mio avviso assolutamente si.
Se siete giocatori incalliti come il qui presente, vi si aprirà un nuovo mondo ed un nuovo modo di interpretare l'intrattenimento videoludico.
Io ho provato il sistema Htc Vive, il più costoso, ma anche l'unico attualmente che permette la scansione della stanza in cui giocate per poter meglio adattarsi alle vostre esigenze e fornirvi una esperienza ottimale e ne sono rimasto completamente soddisfatto.

E poi, ricordate, che siamo ancora agli inizi di questa nuova era videoludica e già si cominciano a vedere titoli interessanti come Sairento VR, Onward, Elite Dangerous ed altri sono in arrivo. 
Quindi POLLICE SU per questo VR, con la speranza di non veder deluse le nostre aspettative di videogiocatori-NerD, già proiettati verso il nuovo futuro.

  

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